giovedì 9 luglio 2015

La friendzone non esiste



Oggi voglio scrivere un post dedicato alla friendzone (il cui titolo è preso ad ispirazione da una pagina Facebook che adoro) perché sono stanca di tutto quello che leggo sul web, stanca di questo fenomeno che mette sempre in cattiva luce le donne, per l'ennesima volta, come sempre.


Allora, partiamo dal concetto base di friendzone: tu sei amico ad una ragazza, nasce un rapporto, si sviluppa, continua nel tempo, fin quando tu o ti dichiari e vieni rifiutato, o passi la vita a lamentarti che lei ti considera un amico.
Ma fammi capire, tu ti comporti da amico, cosa diamine ti aspetti che faccia lei?
Cosa dovrebbe fare una ragazza con un ragazzo che si mostra in amicizia e poi pretende altro? Se una persona ti piace fai qualcosa per dimostrarlo, al posto di stare nell'ombra e fingere che ti importi di avere un rapporto di amicizia che palesemente non ti interessa, perché prendi in giro non solo te stesso ma anche lei!
Perché parto dal presupposto che il friendzonato è l'uomo? Perché girando sul web il 98% dei casi saranno di uomini, e scrivo 98% per dare quella piccola porta di beneficio del dubbio, anche se io personalmente non ho mai trovato testimonianze di donne che si sono lamentate della friendzone sulle pagine pubbliche, chissà perché. 
Partendo allora da queste premesse, discuterò di quello che non mi piace questo concetto di friendzone da alcune frasi tipiche che vengono usate in queste situazioni e che io odio.


#1 Io mi sono comportato sempre bene con lei, si è messa con un altro.


Quindi partiamo dal presupposto che se un ragazzo finge di essermi amico e fa delle cose per me, è perché in realtà vuole che io faccia sesso con lui? E non ditemi che non è vero, perché una delle lamentele maggiori sulla friendzone tratta di questi ragazzi che dichiarano di aver fatto tanto per queste ragazze senza avere nulla in cambio. Posso capire che si possa provare attrazione in un secondo momento alla nascita dell'amicizia, ma continuare a fingere di essere amico per poi rinfacciare quello che hai fatto non è giusto. Allora io mi illudo che tu possa essermi accanto e aiutarmi perché ti interessa essermi amico, quando invece hai fatto determinati gesti solo allo scopo di trovare un modo di convincermi a dartela? Quindi io che penso che si tratti solo di amicizia sono una povera cretina e passo pure per la stronza perché ci ho creduto. Eh beh, se questa è amicizia e soprattutto amore devo rivalutare le mie convinzioni.
Perché da povera illusa ho sempre creduto che trovandomi davanti un ragazzo che DECIDE LUI di comportarsi da amico con me, io abbia trovato un amico, non uno che nasconde di essere interessato prendendomi palesemente per culo. Perché è una presa in giro, sei tu a fingere di stare vicino a me senza avere altri scopi e io passo per la stronza? Ma anche no.
E ci saranno anche casi in cui le donne sono consapevoli della situazione, ma questo non implica dare per scontato che quelle che rifiutano siano tutte stronze.


#2 Mi ha sfruttato e poi quando mi sono dichiarato mi ha rifiutato

Certo, possono esistere casi di donne che sono consapevoli di avere vicino un ragazzo interessato e fanno finta di nulla per sfruttarlo, anche se non mi è mai stato ben chiaro questo concetto di sfruttar cosa dovrebbe rappresentare, ma:
- chi diamine ti dice di stare appresso a una persona in questo modo se poi te ne lamenti? Vuoi fare da zerbino e aspettare che succeda un miracolo, fai pure, ma poi non lamentarti per quello che succede;
- ti è mai venuto in mente che magari la ragazza di turno abbia soltanto erroneamente pensato che tu fossi soltanto l'amico che mostravi di essere, e quindi non ha mai pensato che quello che stessi facendo implicasse un "premio" finale?
- cazzo, posso scegliere o no il ragazzo che mi piace, o devo passare per la stronza per aver semplicemente fatto la scelta secondo quello che sento e quello che provo? Se non mi piace non posso farci nulla, puoi andare scalare una montagna per me, ma io TI RIFIUTO PERCHé NON MI PIACI, punto e basta, è così difficile da accettare? O forse dovrei stare con te solo perché ti sei comportato "bene" con me? Ma chi te l'ha chiesto?

#3 Ha rifiutato me, che sono un bravo ragazzo, per mettersi con uno stronzo


Fammi capire, devo trovare un fidanzato o devo assumere qualcuno per un lavoro? No, perché da quello che so quando si tratta di amore e relazioni ognuno scegliere quello verso cui prova qualcosa. Tu non mi piaci, lui si, fine della storia. Amen. Questo è, non c'è altro motivo. Non sono tenuta ad accettare di stare con te solo perché ti auto definisci un bravo ragazzo e additi l'altro come stronzo. Ma perché io devo passare per la poco di buono solo per aver scelto di non stare con un ragazzo che non mi piace?
Sembra sempre che da donna siamo tenute a non ferire gli uomini, questo vittimismo nascosto dietro questi ragazzi mi fa solo girare le palle. Ma posso o non posso stare con chi diavolo mi pare senza essere definita una stronza, troia o chissà quanto altro?

Ora vorrei riportarmi uno scan dal post di una pagina con un commento che per me è stato a dir poco disgustoso.


Ok, sei stato "friendzonato", tutto quello che vuoi tu, puoi starci male ecc, ma possibile che in una storia in cui una donna è vittima di violenza l'unica cosa a cui si va a pensare è che il ragazzo sia stato trattato come amico? Ma manco un minimo di pietà verso una ragazza che magari ha osato pensare che farsi consolare da un amico volesse dire avere qualcuno a cui interessasse di lei, e non uno stronzo che poi avrebbe raccontato la storia su una pagina al solo scopo di farsi compatire?
E il commento con ben 3000 mi piace, una ragazza quindi merita di essere picchiata per questo? Viviamo in una società dove la misoginia e il maschilismo continuano ad essere diffusi soprattutto sul web e la cosa non fa che peggiorare di volta in volta. Una donna che viene picchiata è una questione seria e delicata, e loro ci fanno pure le battute da sopra, magari se il ragazzo di turno avesse detto "in risposta a questo le ho menato uno schiaffo" lo avrebbero anche giustificato. Perché le ragazze che "friendzonano" vengono considerate così stronze da arrivare a questo, arrivare a scherzare e giustificare una donna picchiata. NON UNO tra i commenti si è preoccupato di aver letto la testimonianza di una donna picchiata, il loro unico interesse era essere dalla parte del povero amichetto illuso che potesse scoparsi l'amica che ha consolato con VERO AFFETTO, dimostrato appunto da questo post. E questo sarebbe un uomo con cui dovrei decidere di stare? Un egoista il cui solo interesse è vedere se cedo a lui o meno? Ma piuttosto voglio rimanere sola a vita, grazie.




E mi fermo qui perché ho scritto anche troppo, sono sempre le stesse situazioni e gli stessi cliché, si parte sempre dalla generalizzazione e guarda caso si generalizza sempre a discapito di noi donne. Posso capire che ci si possa innamorare di un'amica, posso capire l'essere delusi, ma farlo diventare un fenomeno mondiale praticamente no, questo concetto base che divide uomo e donna in vittima/stronza è insopportabile. Questo forse è il primo post in cui una persona abbia usato giustificare la persona che friendzona, forse perché sono stanca di queste persone che si auto definiscono amici, quando hanno altri scopi, e poi si lamentano di come vanno le cose.
Sei stati rifiutato? Ok, è successo anche a me, stop, capita a tutti, non fare la vittima che non sei, manco l'altra persona ti abbia lasciato da solo all'altare.
Probabilmente riceverò parecchi insulti dopo questo post, ma non mi importa, dovevo sfogarmi!


L'incazzata

giovedì 2 luglio 2015

Sedicenne violentata da un militare e la coerenza degli italiani


"È un 31enne appartenente al Ministero della Difesa - in forza presso l'Arsenale della Marina, l'uomo fermato per violenza sessuale aggravata, in relazione allo stupro di una minorenne nei pressi di piazzale Clodio. Il militare, presunto responsabile dello stupro della 16enne, violentata a Roma lunedì sera, era di passaggio a Roma. L'uomo si sarebbe dovuto imbarcare oggi per una missione militare. 
G. F. originario della provincia di Cosenza, è stato riconosciuto - senza alcun dubbio - dalla vittima quale autore della violenza subita la sera precedente. In quell'occasione l'uomo, fingendosi poliziotto, con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l'aveva vista bere birra assieme a due coetanee, le aveva intimato di mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti.

A quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la bicicletta con cui era arrivato sul posto, l'ha condotta, a piedi, in via Teulada e, all'altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l'ha trascinata con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e ha abusato di lei. Al termine del rapporto l'uomo ha accompagnato la ragazza in via Bafile, dove poco prima l'aveva avvicinata, ma, scorgendo la presenza di un adulto, ha iniziato a correre ed è riuscito a dileguarsi, eludendo il vano tentativo delle donne di raggiungerlo."



Vi riporto un pezzo dell'articolo letto oggi riguardante una questione particolarmente discussa sul web, quella dello stupro di questa sedicenne da parte di un militare italiano.
Perché ho deciso di dedicargli un post?
Non di certo per parlare dello stupro come atto in sé, che è un atto OSCENO e INGIUSTIFICABILE, ma piuttosto della reazione degli italiani di fronte all'accaduto.
Si sa, se fosse stato un immigrati orde di italiani sarebbero corsi ad urlare allo stupro, ad accusare questi schifosi stranieri di atti osceni nel nostro paese, della vergogna che portano qui...
Ma quando si tratta di un italiano, la storia cambia completamente. Ed ecco che arrivano i soliti commenti come "le sedicenni di oggi sono provocanti", "sicuramente se l'è cercata lei", "cosa ci faceva in giro a quell'ora?", "scommetto che era vestita da troia" e stronzate varie, di cui vi riporto un semplice e basilare commento che rappresenta a pieno l'incoerenza di queste persone.


Eccolo lui, il perfetto esemplare dell'incoerenza in una sola foto. L'uomo medio, quel caprone senza cervello che ha il coraggio di usare la foto del profilo arcobaleno e poi parlare così delle donne di oggi.
L'immagine del profilo arcobaleno vuole rappresentare un atto di solidarietà nei confronti di chi ha raggiunto in diritto, nella voglia di celebrare l'uguaglianza sociale, nella libertà. 
Libertà, uguaglianza, stessi diritti, non solo per i gay ma per tutti. Un giorno di festa che voleva celebrare un traguardo, ma anche dare speranza di arrivare ad una società in cui tutti possano vivere a pieno con i loro diritti e con la parità, non solo tra gay, ma anche tra i sessi.
Libertà vale a dire che io posso uscire di casa COME CAZZO VOGLIO e NESSUNO deve permettersi di potermi mettere le mani addosso. Non mi importa che sia un militare, un immigrato, un prete o il mio vicino di casa. Io da DONNA devo avere il DIRITTO di vestirmi come mi pare e posso anche provocare chi voglio perché delle parole, degli sguardi o qualsiasi altra cosa non possono paragonarsi a qualcuno che abusa di un corpo senza pietà.
E ovviamente tutti gli italiani accorrono a difendere il militare perché ha difeso la patria, perché è colpa della ragazzina ovviamente, ma con quale coraggio voi scusate un atto di tale oscenità?
Un abuso nei confronti di una ragazzina che non aveva il potere di difendersi.


Per non parlare del commento della donna sottostante, tu che dovresti capire cosa vuol dire poter vivere una cosa del genere, TU DONNA CHE ACCUSI LE ALTRE DONNE, ma non ti vergogni? Come fai a pensare una cosa simile e pensare che noi ci meritiamo questo?
Tu donna, sei la vera vergogna della nostra categoria, tu che vai sempre a favore dell'uomo, tu che giustifichi tale atrocità, tu che vai contro la tua stessa categoria pur di dar ragione all'uomo. Tu che se tutte le donne fossero come te, saremmo rimasti ai tempi del Medioevo.

Io sono schifata e sempre più disgustata da questa sconfinata e infinita misoginia presente sul web, e soprattutto dal fatto che nel 2015 ancora esiste gente capace di pensare una cosa simile.
Viviamo in una società dove si insegna alle donne a non essere stuprate e non agli uomini a non farlo. 
Tutto questo è vergognoso.

mercoledì 24 giugno 2015

Libri o vestiti? Perché scegliere? Li voglio entrambi.



Una cosa che fin troppo spesso mi capita di leggere sul web è l'associazione tra chi spende soldi in libri e chi in vestiti. Come se una delle due cose dovesse per forza eliminare l'altra.
Quante volte ho letto di post della serie "Esci con una ragazza che compra libri piuttosto che vestiti".
Ma perché?
Perché diavolo il fatto che io sia amante dei libri deve implicare che non sia una ragazza a cui piace anche fare shopping?
Cos'è, alla nascita devi scegliere per forza un numero totale di negozi in cui puoi spendere soldi? Se entro in una libreria poi mi è vietato entrare in un negozio di scarpe?
Perché si parte dal presupposto che se sei una lettrice devi essere per forza una ragazza a cui non piace il look esteriore? 
Come se tutte noi lettrici dovessimo essere per forza ragazze acqua e sapone, dall'aria un po' timida e dall'incapacità di prepararci, truccarci o avere qualsiasi passione per cose un po' più frivole.
Non ne vedo il motivo, posso tranquillamente leggere e adorare i miei libri, e allo stesso tempo avere un armadio pieno di vestiti e avere voglia di curare il mio look.
Mi piace leggere i libri, ma mi piace anche fare shopping, comprare trucchi, scarpe, vestiti, borse.
È forse un peccato? Avere più di una passione fa di me una lettrice meno vera? Ne dubito fortemente.
Posso entrare in un negozio di libri e in un di vestiti nello stesso giorno e amare ENTRAMBE LE COSE.
Quando la smetteremo con questi luoghi comuni che ci chiudono in queste solite categorie che devono essere per forza caratterizzate da dei tratti distintivi da seguire categoricamente?
Io mi oppongo, MI PIACE LEGGERE E MI PIACE COMPRARE VESTITI.
Problemi?
Non vedo alcun collegamento logico tra una cosa e l'altra, non è che se leggi devi annullare il tuo senso del gusto e interesse verso qualsiasi cosa che non sia la lettura.
Amo, e ripeto, amo follemente i miei libri, immergermi nella lettura. Ho la passione per la scrittura, ma questo non implica che non sia capace di farmi una ceretta alle gambe, usare l'eyeliner o divertirmi a girare per negozi e comprare vestiti.
Io adoro anche comprare candele, tazze, accessori, poster, quaderni, agendine, trucchi, mobili per la casa, creme per il corpo e chissà quanto altro.
Insomma, mi piace fare shopping e mi piace leggere.
Non ho motivo di eliminare una cosa a discapito dell'altra, non mi renderebbe più "pura" solo perché si parte dalla folle idea che non possano piacere cose così diverse.
L'incazzata

martedì 23 giugno 2015

Kiko Arguello sul femminicidio al family day: gli uomini amano troppo

Buon pomeriggio a tutti!

L'intervento di oggi vuole trattare un argomento che è scaturito da Facebook e che mi ha fatto incazzare abbastanza da dedicargli un post sul blog. Premetto che lo sto scrivendo da cellulare perché non ho il computer a portata di mano ma sono così incazzata che non potevo trattenermi. In questi giorni, come saprete sicuramente, c'è stato il family day e tra gli ospiti a parlare ce n'era uno che ne ha dette certe da farmi mettere le mani nei capelli.



A voi il video, se vi va di guardarlo:

Kiko Arguello ha fatto un intervento parlando della questione femminicidio: sono circa 13 minuti di video ma vi farò un riassunto breve.
Partendo dalla storia di Adamo ed Eva e varie parti religiose di cui non ho ben capito il senso, afferma che la colpa del femmicidio è causata dal fatto che gli uomini amano troppo. Amando le donne anche più di Dio gli uomini si trovano a provare questo forte istinto quando vengono lasciati che li spinge ad uccidere.
In parole povere, se tuo marito ti ammazza, devi sapere che lo fa per amore, a tutte quelle donne sottoterra uccise dai propri uomini, ascoltate questo discorso, perché è tutto amore questo, EH.

Puoi avere le miglior intenzioni di questo mondo, ma parlare di "amore" per giustificare un omicidio non ci sta e basta.
Queste persone sono ASSASSINI, punto. Nasconderli dietro la scusa del delitto passionale è una pratica arcaica, maschilista  (il delitto passionale parte sempre dagli uomini) e ingiusta nei confronti delle povere vittime.
Alcuni affermano che Arguello non voleva giistificare il femminicidio, ah no?
Allora non trovarti la scusa che l'uomo uccide per amore perché è RIDICOLO anche solo fare un simile discorso far passare un brutale assassino per una persona che pecca solo di aver provato emozioni.
Far leva sull'amore per parlare di morte, di uccisione, per me è assurdo e offensivo per tutte le persone morte in mano a questi CRIMINALI.
Puoi essere incazzato quanto vuoi, ma quando uccidi una persona non c'è giustificazione, mai.
E fare un discorso simile vuole PALESEMENTE essere di parte e far sembrare che quello dell'uomo sia solo il semplice difetto di una persona dall'animo debole.
Povero uomo, la cui unica colpa è quella di aver amato. Quasi dovremmo provare pena per queste povere persone che hanno fatto lo sbaglio di amare qualcuno e finire ad ucciderlo.
Perché si sa, sono loro le vittime, mica la donna di turno uccisa.
Eh no, è stata lei a lasciare l'uomo, mica è colpa sua se lui ama.
Perché ovviamente si parte dal presupposto che gli uomini amano e le donne no. Perché nel momento in cui mi dici che l'uomo uccide per amore vuol dire che tu parti dal fatto che la donna abbia fatto qualcosa di sbagliato.
Che magari lei non lo ha lasciato perché era un violento, un oppressore, o chissà quanto altro ancora.
Eh no, perché se l'uomo uccide per amore, è impossibile che abbia fatto qualcosa di male. La colpa è della donna, SEMPRE.
Perché, mi chiedo, perché dovete sempre trovare giustificazioni per gli uomini?
Perché non spieghiamo che sono semplicemente che sono dei fottuti assassini?

L'incazzata

martedì 9 giugno 2015

Donne e tecnologia: chi diamine ha detto che non ne capiamo nulla?


Buon pomeriggio a tutti!
In questi giorni stavo pensando un po' ai diversi luoghi comuni sulle donne che mi fanno incazzare. In un precedente post (qui) ne avevo già segnalati sei tra i più comuni, oggi però mi sono ricordata di averne tralasciato uno fondamentale che riguardare le donne e la tecnologia.



#Le donne non sanno usare il computer



Forse ad alcune di voi non sarà capitato di subire tale stereotipo, ma a me si, fin troppo!

Non capisco perché ma c'è una convinzione interna agli uomini secondo cui se sei una ragazza devi per forza conoscere la tecnologia di meno rispetto a loro, in particolare quando si tratta di computer.

Una volta parlavo con un ragazzo di come avevo intenzione di scaricare delle stagioni di un telefilm e lui cosa mi dice? "Ma te le scarico io, non ti preoccupare".
Ehm, ok, grazie per la gentilezza, ma non c'è davvero bisogno che un cavaliere dall'aria indomito venga a salvarmi, so benissimo scaricare quello che voglio da sola senza l'aiuto di nessuno!

O un altro a cui dissi che stavo guardando un telefilm con i sottotitoli, perché in italiano non c'era, e lui mi disse "Ma potevi dirmelo! Aspetta che te lo cerco io".
Inutile dire che dopo due ore di ricerca il ragazzo arrivò alla conclusione che quel telefilm in effetti non era stato affatto tradotto! Non ho bisogno che un uomo faccia delle ricerche per me sul web, so trovarmele da sole le cose.
Eppure quando lo dico sembra che nessuno riesca a prendermi sul serio.
E non si parla solo di fare cose così semplici con il computer, la mia è una vera e propria passione verso l'informatica. Ho sempre avuto dimestichezza con il computer ed è una passione che mi porto da sempre. 


SONO UNA DONNA E SO USARE BENE IL COMPUTER,

Sembra così assurda come cosa? Sembra che la convinzione di donna= negata con la tecnologia sia un dato di fatto per un sacco di gente. 
Beh, che vadano al diavolo!


L'incazzata

martedì 2 giugno 2015

6 luoghi comuni sulle donne che mi fanno incazzare

Oggi voglio dedicare un post a quelli che sono alcuni dei luoghi comuni tipicamente associati alle donne che proprio non riesco a reggere. La lista è nata anche con la collaborazione di alcune ragazze su Facebook che mi hanno dato tantissimi spunti per riempire questa lista.
Allora, cominciamo!

6 luoghi comuni sulle donne che mi fanno incazzare



#1 Le donne di oggi sono tutte cagne

Eccola, una delle frasi che mi fanno salire l'incazzatura peggio di tutte le altre.
Questo è un argomento che ho già trattato e su cui mi batto molto. Solo perché sono una donna non posso avere il diritto di scegliere se avere o meno una vita sessuale attiva?
Sembra che nel momento in cui nasciamo noi donne siamo costrette secondo una legge immaginaria ad essere quelle che fanno sesso solo per amore, quelle che devono trattenersi, quelle responsabili, quelle che non possono decidere di cercare del divertimento per una volta, perché saremo sempre giudicate per ogni passo falso in questo campo.
Eppure agli uomini tali costrizioni non esistono, perché?

#2 Le donne cercano l'uomo con i soldi

Siamo nel 2015, le donne ormai lavorano e diventano ogni giorno più indipendenti. Pensate davvero che lo scopo delle donne sia quello di trovare un uomo con i soldi?
Preferisco rimanere una single in carriera e guadagnare i miei soldi da sola, piuttosto che essere costretta a stare con un uomo che non amo per avere i suoi soldi.
So badare a me stessa, grazie.

#3 Le donne non sanno guidare

Questo è uno di quei luoghi comuni sulle donne che spesso sono le donne stesse a diffondere. Mi è capitato sin troppe volte di sentire donne dire una frase del genere e la cosa mi ha sempre disturbata.
Ma chi l'ha detta sta stronzata? Se sei in strada hai le stesse probabilità di trovare un uomo impedito al volante quanto una donna. L'unica differenza è che un uomo fa una cosa stupida al volante lo si offende e basta, se lo fa la donna è d'obbligo citare tutta la categoria e cadere nella generalizzazione.
Della serie, ti blocca la strada un uomo e sentirai dire "ma sto stronzo", lo farà la donna e sentirai "ecco, era una donna, lo sapevo, sono sempre loro".
Ma andate a cagare, con amore.

#4 Se ti vesti da troia, meriti di essere stuprata

Come disse qualcuno di molto saggio (non so chi sia, ma la frase è bella quindi mi piace):

"Viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi dallo stupro, invece di insegnare agli uomini a non stuprare le donne".

Possibile mai che io non possa avere il diritto di vestirmi come mi pare perché sennò rischi di ricevere delle violenze gratuite e senza alcuna colpa? Dovremmo vivere in una società in cui una donna può girare da sola senza essere infastidita, dove una gonna corta non può valere come scusa per un atto così ignobile. Eppure non è così e l'unica cosa a cui pensa certa gente è solo buttare la colpa sulla vittima.
LO STUPRO NON SI GIUSTIFICA, MAI. Possono scendere anche nuda di casa, nessuno ha il diritto di violarmi in questo modo senza il mio consenso.

#5 Le donne rifiutano i bravi ragazzi per gli stronzi

Qualcuno può spiegare a questo emeriti imbecilli che magari se una ragazza rifiuta un ragazzo è semplicemente perché non le piace?
È così difficile da accettare? Ho tutti i diritti di scegliere con chi voglio passare tempo o chi meno. E poi davvero pensate che il mondo possa dividersi così facilmente in due categorie?
Posso incontrare un ragazzo che all'apparenza sembra bravo e rivelarsi un grandissimo stronzo; possono incontrare un uomo più donnaiolo che poi si rivela essere una persona genuina. O posso incontrare persone che rappresentano bene lo stereotipo, chi lo sa?
Fatto sta che nessuno ha il diritto di accusami se rifiuto qualcuno che non mi piace.

#6 Sei sei una donna in carriera probabilmente ci sei arrivata tramite dei favori sessuali

È un luogo comune davvero vergognoso, oltre ad essere offensivo e fuori luogo. Possibile mai che ogni nostro traguardo in campo lavorativo debba essere sempre visto con sospetto?
Nessuno oserebbe accusare un uomo di essere arrivato in alto tramite qualche "trucchetto" (a meno che non si parli di politici o delinquenti) come viene fatto alla donna.
È così difficile accettare che una donna possa essere semplicemente arrivata in alto con il duro lavoro? Deve essere sempre tutto legato al sesso quando si tratta di noi?


E per oggi mi fermo, ma sappiate che la lista potrebbe continuare ancora molto e nei prossimi giorni arriverà la seconda parte. A presto!

L'incazzata

venerdì 29 maggio 2015

Tu che abbandoni gli animali, fatti soltanto schifo

Oggi voglio parlare di qualcosa che mi fa incazzare parecchio, ma proprio tanto, così tanto che solo a pensarci mi prudono le mani dalla voglia di trovarmi davanti quegli stronzi che fanno simili cose.
Dal titolo penso si intuisca di cosa sto parlando: di tutti quei figli di puttana che si prendono degli animali per poi abbandonarli.

Da cosa cominciare? Sono così tante le cose che potrei dire su questi bastardi che è difficile raccogliere le idee in testa per buttarne giù qualcosa di sensato.
Come prima cosa dico che questa storia di "lanciare il cane da una macchina in corsa" (un esempio a caso) l'ho sempre vista un po' come quelle leggende metropolitane di cui si parla tanto ma che difficilmente succedono davvero. Leggo tanto su internet su come la gente oggi ami gli animali, li rispetti e tanto altro, che ho sempre pensato che negli ultimi anni un simile fenomeno fosse arrivato all'estinzione.
E invece no, succede ancora, eccome, nella mia città nell'ultimo mese sono stati raccolti dalla strada due cani abbandonati, e questi sono solo quelli di cui si sa, chissà quanti altri sono morti o spersi chissà dove.

Vi farò l'esempio di questo cane che è stato lanciato dal finestrino di una macchina in autostrada, qualche anima buona lo ha trovato e lo ha portato da un veterinario perché non solo era stato lasciato lì per terra come un sacco dell'immondizia, ma aveva anche le zampe rotte e aveva bisogno di essere operato.


Io vorrei capire una cosa, COME CAZZO FAI A LASCIARE UN CANE PER STRADA IN QUESTO STATO? Come? Perché io davvero non me ne capacito.
Gli animali non ti piacciono? Bene, nessuno ti dice di prenderti un cane. Se devi comprarlo solo per fare vedere agli altri che anche tu sei amante degli animali, cosa che sembra quasi essere diventata una moda, è meglio che ti eviti tutta sta sceneggiata se poi deve fare questa fine.

Come fai a fare un gesto del genere e ad andartene senza tornare indietro? Hai lasciato un essere vivente in mezzo alla strada, ferito e senza cibo, con la consapevolezza che sarebbe morto sicuramente. Il fatto che delle persone lo abbiano trovato è stata una fortuna, ma tu padrone di merda che lo hai lasciato lì non lo puoi sapere, tu pensi che quel cane sia morto e che la causa della sua fine è tutta colpa tua, davvero non ti viene uno scrupolo di coscienza?
Se credi che si tratti di un fottuto giocattolo, sappi che stiamo parlando di un animale, un essere come te che è in grado di provare dolore, fame, e perfino depressione (perché si, alcuni animali possono essere anche depressi come noi essere umani). 

E per ultimo, spero tanto che il karma vi punisca, che tutti questi bastardi ricevano una punizione per la cattiveria gratuita spesa su degli essere viventi che purtroppo non hanno possibilità di difendersi.
Stronzi.

L'incazzata